domenica 13 febbraio 2011

Cipro del Nord



festa!!


Bandiera e inno

L'attuale bandiera cipriota venne adottata il 16 agosto 1960. La bandiera è bianca e mostra al centro la sagoma dell'isola di Cipro color rame, il quale è una delle risorse economiche principali grazie ai numerosi giacimenti presenti nel territorio, con due ramoscelli d'ulivo sotto di essa. Fu scelta dal presidente Makarios fra tante proposte che sembravano le più neutrali e portatrici di speranza di pace: il bianco simbolo di pace e l'assenza dei colori delle bandiere greca e turca pesarono probabilmente sulla scelta. Per una volta si ebbe l'idea di un'isola libera da qualsiasi dominazione estranea. Tuttavia questa bandiera è sentita più che altro dai ciprioti del sud quelli di origine greca, mentre ha poco seguito nella zona turca, dove ne venne adottata una propria. La bandiera cipriota viene usata anche come bandiera di comodo.
L'inno nazionale cipriota, in greco Ύμνος εις την Ελευθερίαν cioè "Inno alla Libertà", è un poema scritto nel 1824. Fu cantato per la prima volta a seguito dell'indipendenza dal Regno Unito. L'inno segue la stessa melodia di quello della Grecia, per intendere il legame fra i due popoli. Anche in questo caso l'inno non è sentito come proprio dalla minoranza turca a nord.

Città principali



Panorama della città di Limassol
La capitale cipriota, Nicosia, è la città principale; essa vive una realtà uguale a quella della nazione: è infatti divisa in due parti, quella di prevalenza greca a sud, e quella di prevalenza turca a nord. La capitale è il principale centro in cui hanno sede le più grandi aziende, la banca nazionale cipriota, e qualche industria di media rilevanza. Vi si trovano inoltre edifici culturali come il museo nazionale, e il teatro. A differenza di tutte le altre grandi città, Nicosia, sorge nell'entroterra nella piana della Mesoira, molto distante dalle coste. Altre città di rilevanza sono: Limassol (seconda città per popolazione dopo la capitale, è il principale porto della costa meridionale, e centro di alto interesse turistico-balneare) e Pafo (antica città portuale all'estremità occidentale di Cipro, modernamente Kouklia, era nota per la presenza di un santuario dedicato ad Afrodite, città oggi ufficialmente patrimonio dell'umanità), inoltre c'è da non dimenticare Larnaca (città della costa sud-orientale nei cui pressi sorge il principale aeroporto di Cipro).

Geografia


L'inclusione di Cipro tra gli Stati appartenenti all'Europa o all'Asia è, da tempo, controversa. Se dal punto di vista storico-culturale, infatti, l'isola di Cipro si può ritenere uno Stato europeo (e questa considerazione è maggiormente avvalorata da quando la stessa è entrata a far parte dell'Unione Europea), dal punto di vista geografico sembra appartenere - secondo la logica per cui un territorio fa parte di un continente in ragione della sua vicinanza geografica -, al continente asiatico.
Ne consegue che a Cipro ci si può riferire come paese europeo o asiatico, a seconda del criterio adottato.
L'isola di Cipro, terza isola del Mar Mediterraneo per dimensioni, è situata nel mar Mediterraneo orientale a sud delle coste della Turchia. Ha una superficie complessiva pari a 9.250 km², di cui 3.355 km² appartengono al settore turco cipriota e il 5% alle basi britanniche. Lo sviluppo costiero è pari a 648 km. Cipro inoltre costituisce l'avamposto più meridionale ma anche più orientale dell'Unione europea nel Mediterraneo. Il rilievo dell'isola è composto da due catene montuose: quella del Kyrenia, che sorge nel nord della penisola di Karpas, e quella di Troodos, nel sud-ovest dell'isola dove sorge il monte Olimpo (1.953 m), la cima più alta dell'isola. La fertile pianura centrale di Mesaria separa due catene di rilievi, ricchi di boschi: a nord il Pentadaktylos e a sud quella più imponente dei monti Tròodos, con al centro l'Olympos.

Idrografia

L'idrografia del paese è quasi irrilevante. Tuttavia esistono dei corsi d' acqua di importanza. Gli unici fiumi che hanno un regime di portata regolare sono lo Yialias e il Peidos, entrambi lunghi circa 100 km, e con dei letti talvolta a secco durante la stagione estiva.

Clima


Il clima dell'isola è di tipo mediterraneo, con estati calde e asciutte e inverni temperati; Annualmente sull'isola cadono 500mm di pioggia prevalentemente durante l'inverno. Le zone dell'entroterra cipriota soffrono in Estate un gran secco, che favorisce lo sviluppo di qualche incendio tra le vegetazioni selvatiche. Spesso su Cipro spirano venti caldi. Il clima caldo ha modellato il paesaggio facendolo diventare l'ideale habitat per alberi come l'Ulivo. In inverno sulle vette dei Troodos cade della neve con temperature sempre comunque sopra i 2 °C.

Coltivazioni e allevamenti

Cipro è un'isola caratterizzata da piantagioni altamente mediterranee. La terra che viene coltivata secca e aspra, è molto simile a quella greca. Le colture più adatte a questi terreni sono l'Ulivo, che rappresenta la produzione principale, limoni, e altre varietà di alberi da frutto resistenti però ad un caldo secco in Estate. Vengono quasi esclusivamente allevate Pecore, e alcune razze di Capre.
Arte


Grazie alla sua particolare posizione, Cipro ha raccolto elementi culturali provenienti dalla Mesopotamia, dall'Egitto, dalla Fenicia, dalla Grecia e da Roma. La storia dell'arte cipriota si può suddividere in varie fasi: nella più antica, databile dal 4000 a.C. al 3500 a.C. sono stati rintracciati utensili litici e tracce di templi; la fase seguente, dal 3500 a.C. al 3000 a.C. ha portato alla luce prodotti ceramici, vasi dipinti con decorazioni geometriche e utensili di pietra; la scoperta delle risorse minerarie, come il rame è avvenuta dal 3000 a.C. al 2400 a.C., ma questo periodo è passato alla storia per la trasformazione dell'isola nel grande emporio per il Mediterraneo e anche per la maggiore complessità delle pratiche, delle costruzioni funerarie, delle statuette sacre. Dopo l'età del bronzo (II millennio), durante la quale l'isola raggiunse il suo periodo di maggiore floridezza, grazie alla miniere di rame ed al legname utilizzato per la costruzione di navi, e testimoniato dalla splendida fortezza di Nitovikla, dalle mura enormi, si è assistito, dal VII secolo a.C. circa, al periodo di inizio dello splendore per lascultura ben rappresentato dalle statuette in terracotta, per l'architettura con la costruzione di mirabili fortezze e palazzi, come quello di Vuni.


Economia


Cipro è considerato un paradiso fiscale. Il sistema fiscale italiano, col Decreto Ministeriale 04/05/1999, l'ha inserita tra gli Stati o Territori aventi un regime fiscale privilegiato, nella cosiddetta Lista nera, ponendo quindi limitazioni fiscali ai rapporti economico commerciali che si intrattengono tra le aziende italiane ed i soggetti ubicati in tale territorio.

Trasporti


Per tutti i paesi dell'Europa, il metodo di spostamento prevalente rimane quello aereo. Cipro dispone di più scali aeroportuali, il maggiore per traffico e dimensioni è quello di Larnaca conosciuto come Aeroporto Internazionale di Larnaca. Nicosia dispone di uno scalo, ma pur essendo la capitale è di secondaria importanza. Prevale invece l'"Aeroporto Internazionale di Paphos". Poi vi è "Ercan", l'aeroporto internazionale della Cipro Nord che non essendo riconosciuto come scalo nazionale viene utilizzato solo dalle linee di bandiera Turche.
Cipro ha il privilegio di essere tra le nazioni aventi una compagnia aerea di bandiera propria, la Cyprus Airways. La compagnia ha sede a Nicosia ed è controllata dal Governo di Cipro, non da privati. La compagnia possiede per gli spostamenti internazionali alcuni Airbus, quindi aerei di grandi dimensioni. Precisamente 3 Airbus A319-Airbus A320 e altri 3 Airbus A330. Le destinazioni totali della compagnia sono 29, tra cui Zurigo e Manchester.

I Porti

Il mare per Cipro rappresenta un'essenziale forma di scambio e di trasporto commerciale, ciò viene favorito per questo paese ancor di più dalla sua posizione al centro del bacino Mediterraneo orientale. Il turismo è principalmente diffuso in forma marittima, e sono infatti tante le grandi navi passeggeri a far sosta sulle coste dell'isola. I principali porti commerciali sono: Famagusta, Kyrenia, Larnaca, Limassol, Paphos,Vassiliko. La flotta mercantile ammonta ad un totale di 1.414 navi.

Treni

Attualmente non esiste alcuna rete ferroviaria a Cipro. Nel passato, in epoca di colonialismo britannico, alcune piccole tratte ferroviarie a Scartamento ridotto venivano usate nelle aree portuali per i trasporti delle merci appena sbarcate nell'isola. Dunque le ferrovie su Cipro non si sono mai sviluppate come vie di comunicazione.

Rete viaria

Svincolo autostradale di Pafo
La circolazione è a sinistra. Cipro possiede una buona rete stradale lunga complessivamente 19.525 km, in buona parte asfaltata, che collega le principali città di Cipro. L'unica Autostrada a 4 corsie senza pedaggio collega Nicosia a Limassol e Larnaca. Gli spostamenti nell'isola non sono difficili: le situazioni trafficate possono riscontrarsi solo a Nicosia, sia per il caos urbano sia per il pedaggio nella linea di confine con Cipro Nord. La cartellonistica autostradale è di colore verde anche nelle semi-autostrade. Le segnaletiche sono scritte in greco, e nelle parti protette dall'Onu in Inglese. Le reti autostradali di Cipro Turca del Nord hanno cartelli bianchi con scritte in turco. Il massimo di velocità consentita è di 100 km/h, e di 80 km/h per i mezzi con Rimorchio.

Politica

Dal 1974 le istituzioni della repubblica esercitano la loro autorità solo sulla zona greca. L'attuale presidente è Dimitris Christofiasmarxista-leninista. Il suo partito è il Partito Progressista del Popolo Lavoratore (AKEL), che governa in coalizione con il Partito Democratico (DIKO) e con il Movimento dei Socialdemocratici (KISOS o EDEK). All'opposizione sta ilRaggruppamento Democratico (DISY). È il presidente ad avere l'incarico delle nomine dei ministri.

Popolazione


Etnie

Secondo l'ultimo censimento ufficiale eseguito nel 1960 subito dopo l'indipendenza dalla neonata Repubblica di Cipro, la popolazione dell'isola è costituita per il 78% da greco-ciprioti, per il 18% da turco-ciprioti, mentre il restante 5% è costituito da altre etnie. La comunità greca e quella turca condividono molti costumi ma mantengono identità ben distinte, basate sulla religione, e profondi legami rispettivamente con la Grecia e la Turchia.

Mentre precedentemente all'invasione turca le due comunità vivevano disperse sull'intero territorio dell'isola, subito dopo il 1974 la demarcazione si è acuita a causa di una separazione geografica della popolazione forzata dagli eventi bellici: nella parte sud, la popolazione di etnia greco-cipriota rappresenta il 95% di quella totale, mentre in quella nord l'etnia turco-cipriota rappresenta il 98%. Ciò è dovuto alla deportazione di oltre 200.000 Greco-Ciprioti dalla parte nord dell'isola verso l'area sud. I loro beni sono stati confiscati ed i loro simboli religiosi in gran parte distrutti. Il medesimo accadde per la popolazione turcofona del sud dell'isola. La guerra del 1974, ultimo di una serie di conflitti interreligiosi e interetnici scoppiati a Cipro, fu particolarmente sanguinosa e portò alla creazione di faide, familiari o di comunità, difficilmente conciliabili; i poteri politici di allora decisero di risolvere la questione tramite una duplice e scambievole pulizia etnica.
Dopo l'invasione del 1974 da parte della Turchia, 150.000 turchi furono trasferiti dall'Anatolia o decisero di insediarsi nella parte settentrionale dell'isola. La proclamata Repubblica Turca di Cipro Nord garantì loro il cambio di cittadinanza. Questo ha portato l'etnia turco-cipriota a rappresentare quasi il 30% della popolazione dell'isola. Questi dati sono però contestati sulla base del presupposto che la Repubblica Turca di Cipro Nord non è riconosciuta dall'ONU e dalla comunità internazionale (con eccezione della Turchia), così come non le è riconosciuto il diritto di creare nuovi cittadini che pertanto continuano a essere considerati cittadini turchi. Il risultato di questa situazione è che le stime sulla composizione etnografica della popolazione dell'isola varino ampiamente tra la forchetta di valori qui riportata.
Lo scambio di popolazione forzato e l'insediamento di turchi anatolici sono le principali ragioni che rendono difficile la ricomposizione delle due parti dell'isola. Nel referendum del 2003, infatti, la stragrande maggioranza dei greco-ciprioti ha detto no all'integrazione incondizionata con la parte nord dell'isola.

Lingue 

Il greco è parlato soprattutto nel sud dell'isola, mentre il turco nel nord. In realtà, tale divisione risale all'intervento militare turco di Cipro del 1974, in seguito alla quale i greco-ciprioti del nord vennero espulsi verso il sud.
Storicamente, comunque, il greco nella sua variante cipriota era parlato da circa l'82% della popolazione ed era ampiamente distribuito nell'intera isola. La restante parte della popolazione è di madrelingua turca. In seguito al dominio britannico, anche l'inglese è ampiamente utilizzato.
È in uso anche un dialetto arabo di tipo siro-palestinese in via di estinzione parlato dalla comunità maronita di Kormakiti, originato da uno stanziamento di cristiani maroniti libanesi nel XII secolo (fonte: Olivier Durand, Dialettologia araba, 2008)


Religione


Oggi i greci di religione ortodossa rappresentano oltre l'80% della popolazione dell'isola (oltre 700.000 abitanti).
Le altre minoranze sono costituite dai turchi (18% della popolazione, di religione musulmana), i quali risiedono per la maggioranza nella parte dell'isola il cui controllo è stato assunto dalla Turchia nel 1974.
Sono altresì presenti una minoranza armeno-cattolica, una maronita (Arcieparchia di Cipro), oltre ai cattolici di rito latino. I cattolici ciprioti ammontano a circa 25.000 fedeli.
Dal 4 al 6 giugno 2010, si è recato in Visita Apostolica a Cipro, Papa Benedetto XVI, il quale ha celebrato la Santa Messa nello stadio Elefteria di Nicosia, in occasione della pubblicazione dell'Instrumentum Laboris dell'Assemblea speciale per il Medio Oriente del Sinodo dei vescovi prevista per l'ottobre 2010 in Vaticano. Quella di Benedetto XVI è stata la prima visita di un Papa nell'isola.